Sapone fai da te

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  1. LunaScarlatta
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    IL SAPONE

    sapone+fai+da+te+senza+soda+caustica



    La scelta del fai-da-te per il sapone si sta rapidamente diffondendo: complici le spezie e i mille intrecci di sapori e odori che non hanno confronto con gli odori omologati dei saponi industriali, ma anche i colori, le forme e soprattutto… la scelta di utilizzare prodotti naturali che non facciano male alla salute (e nemmeno all’ ambiente).
    Se pensate che sia complicato, vi ricrederete… basta un pomeriggio libero e potrete dare sfogo alla vostra fantasia!
    E allora cominciamo…

    GLI INGREDIENTI DI BASE
    Per ottenere un sapone duro, ma al tempo stesso delicato, useremo una base di olio di oliva, facilmente reperibile e decisamente sano. Volendo, si può aggiungere fino ad un 30% di olio di cocco oppure un olio che dà sapone molle (come quelli di riso, ricino o girasole) in una percentuale massima del 10%. In questo modo si otterrà un sapone schiumoso ricco e morbido.
    Quale olio d’ oliva utilizzare? Bisogna leggere l’ etichetta. Quello extravergine va evitato, perchè – oltre a costare di più – fa venire un sapone color giallo-verdino. Allora bisogna orientarsi sull’ olio di sansa o di oliva con un alto contenuto di grassi saturi (dal 12% al 15%). Più ce n’ è e meglio viene il sapone.
    L’ olio di cocco si trova sia in erboristeria che nei negozi etnici, ma si può ordinarne un chilo anche in farmacia.

    LE QUANTITA’ PER LA BASE
    Supponendo di voler fare un sapone con olio di oliva, cocco e riso, le proporzioni da rispettare sono le sguenti: 70% olio d ‘oliva, 25% olio di cocco e 5% olio di riso.
    Avremo poi bisogno di acqua distillata (30% del totale dei grassi, ovvero del totale degli oli utilizzati di cui sopra) e la soda.
    La quantità di soda necessaria al nostro sapone varia in dipendenza di due fattori: innanzitutto la quantità (il peso) degli ingredienti del sapone e, in secondo luogo, il coefficiente di saponificazione degli stessi ingredienti.
    Per ciascun ingrediente bisognerà allora moltiplicare il peso per il rispettivo coefficiente, e poi si andrà a fare la somma dei risultati ottenuti per ciascun ingrediente. La cifra ottenuta rappresenta i grammi di soda necessaria a saponificare tutti grassi presenti nel nostro sapone.

    I COEFFICIENTI DI SAPONIFICAZIONE
    Ecco qui una piccola guida ai coefficienti di saponificazione degli ingredienti più comuni:

    Grassi vegetali
    arachidi 0.136 – schiuma ricca e durevole, sapone molle, saponifica lentamente
    avocado 0.133 – schiuma durevole, sapone molle, saponifica a media velocità
    burro di cacao – 0.137 schiuma cremosa, sapone duro, saponifica velocemente
    canapa 0.135 – schiuma leggera, sapone molle, saponifica lentamente
    cocco 0.184 – schiuma ricca, sapone duro, saponifica velocemente
    caprilico caprico trigliceride (cocco frazionato) 0.235
    girasole 0.136 – schiuma scarsa, sapone molle, saponifica abbastanza lentamente
    jojoba 0.059 – nessuna schiuma, sapone molle, saponificazione lunga
    karitè 0.128 – schiuma stabile, sapone duro e secco, saponificazione veloce
    macadamia 0.136
    mais 0.136 – schiuma scarsa, sapone molle, saponificazione lunga
    mandorle dolci 0.136 – schiuma leggera, sapone molle, saponificazione medio/lunga
    nocciole 0.135
    oliva 0.134 – schiuma scarsa, sapone da molle a molto duro, saponificazione da breve a molto lunga
    palma 0.142 – schiuma ricca e morbida, sapone duro e secco, saponificazione breve
    ricino 0.128 – schiuma ricca, sapone molle e appiccicoso, saponificazione media
    riso 0.130 – schiuma leggera, sapone molle e appiccicoso, saponificazione medio/lunga
    soja 0.135
    vinaccioli 0.129 – schiuma leggera, sapone molle, saponificazione lunga
    zucca 0.133

    Grassi animali
    burro vaccino (detrarre il contenuto d’ acqua) 0.162
    cera d’ api 0.068
    strutto di maiale 0.138 – schiuma cremosa, sapone duro, saponificazione breve
    sego bovino 0.140 – schiuma cremosa, sapone duro, saponificazione breve

    GLI INGREDIENTI AGGIUNTIVI
    Oltre alla profumazione, che si fa alla fine del processo, si possono aggiungere anche altri ingredienti. Ad esempio, si possono aggiungere un paio di cucchiaini di farine animali o vegetali per ottenere un effetto scrub, oppure di cacao in polvere, o di piante secche come lavanda e calendula. Le possibilità sono veramente infinite… raccomandata anche l’ aggiunta di spezie come cannella, curcuma e zafferano, che danno delle colorazioni molto calde e profumi speziati. I coloranti alimentari, invece, vengono rovinati dalla soda e pertanto è meglio non usarli. Si possono invece fare infusi di erbe nell’acqua che si userà per scioglere la soda, ad esempio con camomilla, calendula e tè, oppure utilizzare direttamente la pianta secca triturata alla fine.

    LA SAPONIFICAZIONE
    1. Preparate tutto quello che serve sul tavolo, inclusi gli ingredienti finali per la profumazione o la decorazione, coperti con dei giornali: i grassi, la soda, l’ acqua distillata, ingredienti secondari, carta da forno per foderare gli stampi, cucchiaio di legno, frullatore ad immersione, stampo finale e coperta per mettere a riposo il sapone.

    2. In una brocca o un pentolino versate la soda facendo attenzione a non toccarla mai con le mani: è importante che non venga accidentalmente a contatto con l’ acqua per non innescare la reazione caustica).

    3. Si aggiunge poi l’ acqua distillata: inizierà a questo punto una reazione che porterà il liquido quasi a bollire. Mettete il contenitore a riposo in un posto dove non si possa rovesciare. Dopo aver pesato i grassi, metteteli in una pentola molto alta e mettetela su un fornello a fuoco lento. I grassi dovranno solo intiepidirsi, fino a raggiungere circa 45° C. Anche la soda deve raggiungere all’ incirca la stessa temperatura.

    4. A questo punto, versate lentamente la soda nei grassi tiepidi, mescolate con il cucchiaio di legno e poi frullate il tutto con un frullatore a immersione. In pochi minuti il sapone si addenserà. Continuate a frullare finché il sapone, azinché cadere “a filo” cadrà “a nastro”.

    5. Ora si possono fare aggiunte di profumazioni o ingredienti finali per speziare il sapone. Infine, versate nello stampo foderato con carta da forno e coprite con una coperta.

    LA FASE DI RIPOSO
    Il sapone a riposo comincerà a sprigionare calore dal suo interno e resterà così per molte ore. Entrerà poi in “fase di gel” e diventerà trasparente, per poi solidificarsi a poco a poco con il passare delle ore. Entro 24 ore è normalmente abbastanza duro da poter essere tolto dallo stampo. Ma attenzione: non toccatelo con le mani perché è ancora caustico. Lo resterà ancora per un paio di settimane.

    IL TAGLIO IN SAPONETTE
    Dopo qualche giorno è possibile tagliare il nostro stampo in saponette, che andranno poi lasciate asciugare su una superficie piana coperta con pellicola per alimenti (per preservarne la profumazione). Dopo un paio di settimane le saponette possono essere già utilizzate, ma si consumano molto velocemente. Il tempo giusto per un sapone doc è di tre settimane.

    Insomma, con un po’ di attenzione e tanta fantasia si possono ottenere risultati strepitosi… buon divertiment







    Fonte

    Video tutorial su come creare il sapone

    Inoltre se cliccate sul video e andate su you tube troverete altri video che spiegano la procedura per la creazione del sapone fatto in casa.

    Video




    :freccia.png: Altra guida in pdf

    COME FARE IL SAPONE
     
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